mercoledì 20 agosto 2014

Passione "succulente"

Oggi vi voglio parlare della mia grande passione per le piante grasse "succulente" sperando che i miei consigli possano esservi utili.

Le succulente sono piante adattate a vivere in condizioni di aridità più o meno pronunciata mediante l'assorbimento di grandi quantità di acqua in un tessuto apposito, detto parenchima acquifero, spugnoso e formato da grandi cellule rotondeggianti e ampi spazi intercellulari interposti, localizzato in vari organi delle piante. Una volta assorbita, l'acqua è conservata mediante alcuni accorgimenti, tra cui l'ispessimento epidermico dato da cutine e la secrezione di cere idrofobiche protettive. Anche la produzione di peluria (tricomi) aiuta le piante a diminuire le perdite per traspirazione.

Questa capacità di ottimizzazione dell'acqua ha permesso alle piante succulente di colonizzare habitat caratterizzati da climi tropicali aridi e sub-aridi, ossia luoghi in cui si verificano piogge solo per un periodo dell'anno (generalmente l'estate), seguite da un lungo periodo di totale siccità; sono infatti originarie di zone aride e desertiche.

È molto importante che il terreno sia il più possibile poroso e drenante in modo che l'acqua non stagni predisponendo l'insorgenza del marciume radicale. Si dovrà quindi disporre di un composto di terra non concimata con un'aggiunta di sabbia grossolana e un composto di mattoni triturati. Questo tipo di terriccio non permette alle radici di rimanere troppo a lungo imbevute di acqua. Per evitare questo inconveniente si dovrà avere cura, in alcune specie particolarmente delicate, di utilizzare vasi di terracotta e l'impiego di una pacciamatura leggera di ghiaietto, pozzolana, pomice o lava in granuli, in modo da scoraggiare l'insorgenza di marciumi.

La maggior causa di morte nelle succulente in coltivazione sono le innaffiature eccessive, quindi meglio evitarle.
In estate si può annaffiare non appena il terriccio si è asciugato completamente. Se il terriccio è abbastanza poroso, quando è asciutto in superficie, è sufficiente lasciar passare almeno un giorno per essere sicuri che sul fondo del vaso non ci sia troppa umidità.
In inverno le piante grasse smettono di crescere ed entrano in un periodo di riposo, in cui fino alla ripresa vegetativa primaverile, non vanno annaffiate mai o quasi mai o comunque bisogna annaffiarle non appena perdono la loro turgidità.
Se invece le tenete in un locale chiuso e magari riscaldato da termosifoni, l’aria secca può far appassire le vostre succulente, in tal caso bisogna bagnare leggermente la superficie del terreno oppure nebulizzarle periodicamente.

Come tutte le piante è bene che nell’arco della giornata il sole arrivi ad illuminarle da ogni lato; quindi l’esposizione migliore è a Sud. Spesso però a causa di una illuminazione non ottimale del posto dove ospitiamo le nostre piante grasse, queste ricevono luce per lo più solo da un lato e quindi dopo un certo periodo, variabile da specie a specie, cominciano ad inclinarsi e crescere verso la luce. Poiché la parte in ombra tende ad ingiallire diventando il punto più debole della pianta, è indispensabile girare la pianta in modo che riceva luce anche sul lato opposto.
Un altro motivo importante per cui bisogna assicurare una corretta esposizione è che la nostra pianta deve crescere in maniera uniforme, così facendo per esempio il nostro cactus globoso non perderà la sua forma tondeggiante. L’osservazione quotidiana delle nostre piante è indispensabile per capire quando è arrivato il momento di ruotare i loro vasi.
Per certe specie di succulente inoltre, nei periodi più caldi dell’anno, un’eccessiva insolazione può essere dannosa.

Quando si acquista una piantina, questa solitamente viene venduta in piccoli vasi di plastica che sono provvisori ed esclusivamente riservati alla vendita, per cui si dovrà procedere ad un immediato rinvaso in un recipiente più adatto alla pianta; l'ideale è la terracotta.

Esistono due vie per la riproduzione di queste piante, quella gamica (semi) e quella sessuata o agamica (talee, germogli, ecc.).

Molto importante è il terriccio e la temperatura in cui vanno conservati i semi. Per questo è meglio che siano utilizzati in serre, a questo scopo esistono in commercio piccole serre riscaldate che possono essere tenute anche in un appartamento.
I semi andranno deposti in un letto di terra composta da terra fine concimata e da sabbia fine, mentre i semi più grandi andranno leggermente ricoperti. Il terreno dovrà essere mantenuto sempre umido; la temperatura deve oscillare costantemente tra i 16 e i 21 °C. La serra va esposta in posizione di semi-luminosità; osservando queste regole dopo pochi giorni si avranno i primi germogli: alcune specie però, posso impiegare oltre un anno per germogliare.
Una difficoltà da affrontare per ottenere dei semi dalle proprie piante grasse, dipende dal fatto che molte specie sono autosterili, non sono cioè in grado di autofecondarsi. In altri casi, anche se meno frequenti, la specie può essere dioica: questo significa che i fiori maschili e femminili sono su individui distinti. Senza una pianta maschile ed una femminile sarà impossibile ottenere dei frutti.

La talea si può effettuare con qualsiasi pianta succulenta anche se il metodo dipende dal tipo di pianta che si vuole far riprodurre. Se vogliamo far rinascere una pianta che è caduta o si è rotta dobbiamo ripiantarla nella terra; altrimenti si possono prendere foglie o porzioni della pianta e si appoggiano sulla terra.
Per le cactacee cespitose è sufficiente staccare una delle teste laterali, che spesso, se a contatto col terreno, avranno già messo radici, e piantarla in un altro contenitore. Altre succulente producono polloni laterali facilmente separabili dalla pianta madre, oppure hanno foglie carnose che si staccano subito al minimo urto (per esempio le Sedum) ed emettono radici anche solo se rimangono appoggiate sul terreno per alcuni giorni. Diverse specie di Kalanchoe lungo il margine fogliare producono dei propagoli, ovvero delle piccole piantine già formate e fornite di radici avventizie pronte per la propagazione.


Talea da foglia

Affinché la talea di una pianta grassa attechisca è necessario attendere una quindicina di giorni prima di piantarla nel terreno, cioè è necessario attendere che la base della talea si asciughi, per evitare il rischio che la talea marcisca.
Inoltre aspettate ancora qualche giorno per annaffiare e non esponetela alla luce solare diretta finché non avrà dato segno di aver attecchito.

La fioritura delle succulente avviene per la maggioranza delle specie ogni anno nel periodo che va da maggio a novembre.


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